"Associate Chapter della Association for Behavior Analysis International"
"European Association for Behaviour analysis - National Member Organization"
"Membro della European Association for Behavioural and Cognitive Therapies EABCT"

CERCA PSICOTERAPEUTA

Comunicazione Consiglio Direttivo AIAMC

Con la presente spieghiamo perché la nostra Società Scientifica è contraria all’iniziativa promossa dalle Società Scientifiche che hanno  elaborato il Manifesto per la Psicoterapia

E’ bene sottolineare che il progetto “Vivere Meglio: promuovere l’accesso alle terapia psicologiche ” dell’ ENPAP si basa:

  1. su un Percorso Diagnostico e Terapeutico (PDT) che è stato messo a punto e sperimentato ormai da due anni presso lo SCUP – Centro di Ateneo dei Servizi Psicologici Universitari di Padova e che è stato condiviso da tutte le Università italiane che hanno Servizi clinici di Psicologia

 

  1. sulle raccomandazioni della Consensus conference sulle Terapie psicologiche per ansia e depressione, pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità https://www.iss.it/documents/20126/0/Consensus_1_2022_IT.pdf

 

  1. Il PDT, così come il progetto inglese IAPT, assegna un ruolo decisivo e prevalente agli interventi a bassa intensità, tra cui l’auto-aiuto guidato e la consulenza e sostegno psicologico, che secondo la legge istitutiva della professione di psicologo (Legge 56/89) costituiscono l’essenza della professione di psicologo. Pertanto, non vediamo dove sia il problema.

 

  1. Nel progetto “ Vivere Meglio” vengono reclutate anche persone con disagio psicologico non grave e/o con sintomi sotto-soglia proprio in una logica, che è strategica e valorizza l’intera nostra professione, di prevenzione e di intervento precoce. Questa è la parte su cui sono impegnati gli psicologi, parte che in molti paesi, e nella stessa iniziativa IAPT, è svolta da educatori, infermieri e altri professionisti.  Se, quindi, il progetto può aiutare nella pratica a definire un confine, non è il confine tra psicologi e psicoterapeuti, già definito dalla legge, ma, in basso, tra psicologi e altre figure (counselor, mental coach, tecnici della riabilitazione, infermieri).

 

Quanto alle competenze:  la più preziosa è certamente la diagnosi psicologica, che comprende anche la diagnosi psicopatologica ed è patrimonio di tutti gli psicologi; quando fu creato l’Albo essa, più che la psicoterapia, era contestata dal mondo medico; e, in effetti, ancora oggi sono pochi i paesi europei in cui lo psicologo ha un’autonomia diagnostica.  Potestà diagnostica che è dello psicoterapeuta solo in quanto psicologo, e non viceversa.

Infine, noi non crediamo alla utilità di una battaglia tra psicologi e psicoterapeuti, né riteniamo poco definite le competenze di psicologi e psicoterapeuti, essendo tali competenze ampiamente definite da una legge dello stato (Legge n. 56/89) che prevede all’art. 1 “La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”. Nel progetto Vivere meglio lo psicologo non può fare nulla di più di quanto previsto dalla legislazione vigente. Pertanto, è un falso affermare che svolge funzioni psicoterapeutiche.

Per tutte queste ragioni, care colleghe e colleghi, vi invitiamo a non firmare il Manifesto per la psicoterapia, che può fare solo del male, molto male alla nostra professione.

Il Direttivo Aiamc