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Obesità Infantile: Una nuova Epidemia?

Il tema dell’obesità infantile costituisce una questione sempre più importante su cui si stanno focalizzando organizzazioni nazionali e internazionali. La diffusione di tale patologia tra i bambini è allarmante considerando l’attuale quadro epidemiologico.
I dati indicano che il tasso di obesità infantile a livello mondiale è notevolmente aumentato nelle ultime decadi. Nonostante vi siano evidenze del fatto che negli ultimi anni il trend di crescita stia rallentando e in alcuni paesi ad alto reddito sembra si stia avvicinando ad un plateau, la prevalenza in termini storici rimane molto alta, tanto che è stata definita “bomba a orologeria” per le future implicazioni a carico dei sistemi sanitari (Lobstein et al., 2015; Katzmarzyk et al., 2014).

Tuttavia la rilevanza dell’obesità infantile non ha solo dimensioni sanitarie, ma anche culturali, psico-sociali ed economiche.

Cause nell’obesità nei Bambini

Esistono molteplici fattori sociali, ambientali, comportamentali e biologici che si integrano a formare la cosiddetta “costellazione di condizioni obesogeniche” (Katzmarzyk, 2014). L’obesità infantile si configura come una condizione complessa, multifattoriale ed eterogenea, influenzata dalla componente genetica, dai pattern nutrizionali, dal livello di attività fisica (Gurnani et al., 2015), dalla famiglia (Molinari & Castelnuovo, 2012) in cui il bambino cresce e dal contesto socio-culturale in cui entra in contatto (Sahoo et al., 2015).

Le Complicazioni Organiche

L’OMS definisce sovrappeso e obesità come un eccesso di tessuto adiposo in grado di indurre un aumento significativo di rischi per la salute (www.who.int). Il bambino affetto da obesità presenta frequentemente fattori di rischio metabolici che possono portarlo allo sviluppo di patologie conclamate a medio e lungo termine (SIO, 2012/2013).

Tra queste si trovano disordini cardiovascolari (CVD), diabete mellito tipo 2 (T2D) con le relative complicanze, steatosi epatica non alcoolica (NAFLD), asma, apnea notturna ostruttiva (OSA), sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), infertilità, complicanze ortopediche, alcuni tipi di cancro, disordini psichiatrici ed altre patologie associate all’obesità, aumentando globalmente il rischio di mortalità (Simmonds et al., 2015; Kelsey et al., 2014; Prospective studies collaboration, 2009).

Le Complicazioni di Natura Psicologica

Oltre alle complicanze organiche, la letteratura scientifica ha documentato una significativa relazione tra obesità in età pediatrica e diversi correlati di natura psicologica: bambini e adolescenti affetti da obesità presentano una seria compromissione della qualità della vita collegata alla salute nell’ambito del funzionamento fisico, sociale ed emozionale (Valerio et al., 2014).

Sussiste una forte associazione tra andamento del peso nell’infanzia e disturbi del comportamento alimentare in epoca successiva; infatti, alterazioni del peso che possono sfociare in condizioni di sovrappeso e obesità in età infantile o adolescenziale, possono causare vissuti personali negativi, fino a subire atti di bullismo, a cui i soggetti tentano di porre rimedio con un controllo dell’alimentazione che, molto frequentemente, diventa patologico. Nello specifico, l’obesità infantile è stata valutata essere tra i fattori antecedenti lo sviluppo di Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED), Bulimia Nervosa (BN) e Anoressia Nervosa (AN) (Villarejo 2012; Hilbert, 2014).

Articolo Scritto da

Romana Schumann, Livia Pozzi, Elena Dapporto
Centro Gruber, Via Santo Stefano 10, Bologna

Bibliografia

Hilbert, A., Pike, K.M., Goldschmidt, A.B., Wilfley, D.E., Fairburn, C.G., Dohm, F.A., Walsh, B.T. & Weissman, R.S. (2014). Risk factors across the eating disorders. Psychiatry Research, 22, 500–506.
Katzmarzyk, P.T., Barlow, S., Bouchard, C., Catalano, P. M., Hsia, D. S., Inge, T. H., Lovelady, C., Raynor, H., Redman, L. M., Staiano, A. E., Spruijt-Metz, D., Symonds, M. E., Vickers, M., Wilfley, D. & Yanovski, J. A. (2014). An evolving scientific basis for the prevention and treatment of pediatric obesity. International Journal of Obesity, 38, 887–905
Kelsey, M.M., Zaepfel, A., Bjornstad, P. & Nadeau. K.J. (2014). Age-Related Consequences of Childhood Obesity. Gerontology, 60, 222-228.
Lobstein, T., Jackson-Leach, R., Moodie, M. L., Hall Kd4, Gortmaker, S.L., Swinburn, B. A., James, W.P., Wang, Y. & Mcpherson, K. (2015). Child and adolescent obesity: part of a bigger picture. Lancet, 20; 385 (9986):2510-20.
Molinari, E., Pagnini, F., Castelnuovo, G., Lozza, E. & Bosio, C.A. (2012). A new approach for psychological consultation: the psychologist at the chemist’s. BMC Public Health, 3(12), 501.
Prospective Studies Collaboration (2009). Body-mass index and cause-specific mortality in 900 000 adults: collaborative analyses of 57 prospective studies. Lancet, 373 (9669),1083–96.
Sahoo, K., Sahoo, B., Choudhury, A.K., Sofi, N.Y., Kumar, R. & Bhadoria, A.S. (2015). Childhood obesity: causes and consequences. J Family Med Prim Care, 4(2), 187–192.
Simmonds, M., Burch, J. & Llewellyn, A. (2015). The use of measures of obesity in childhood for predicting obesity and the development of obesity-related diseases in adulthood: a systematic review and meta-analysis. Health Technology Assessment, 19(43), 1-336.
Valerio G., Licenziati M. R., Manco M., Ambruzzi A. M., Bacchini D., Baraldi E., Bona G., Bruzzi P., Cerutti F., Corciulo N., Crinò A., Franzese, A., Grugni G., Iughetti L., Lenta S., Maffeis C., Marzuillo P., Miraglia Del Giudice E., Morandi A., Morino G., Moro B., Perrone L., Prodam F., Ricotti R., Santamaria F. & Zito E., Tanas R. (2014). Conseguenze dell’obesità sulla Salute del bambino e dell’adolescente. Minerva Pediatrica, 66, 381-414.

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